Pianto inconsolabile: una madre bacia dolcemente sulla fronte il bebè che piange

Pianto inconsolabile: quando il vostro bebè non trova pace

Avere una neonata o un neonato che strilla in continuazione e non si lascia tranquillizzare può essere molto stressante. Qui scoprite cosa potete fare e dove potete trovare aiuto. 

Nicole Stadelmann
6 Min. Tempo di Lettura
  •    Breve e facile 
    Alcuni bebè piangono molto.
    Piangono di più e più a lungo di altri.
    Per i genitori è difficile.
    Una passeggiata, della musica rilassante o dei massaggi possono aiutare.
    Non scuotete mai un bebè!
    Contattate la o il pediatra.
    Esistono centri di consulenza per famiglie con bebè inconsolabili.
Ci sono dei bebè fisicamente sani che, senza un motivo apparente, piangono molto e si lasciano rasserenare solo con grande fatica. Come riconoscere se una neonata o un neonato fa effettivamente parte di questa categoria?

Pianto normale o eccessivo?

Non occorre essere neogenitori per sapere che tutti i bebè ogni tanto si lamentano. Ma alcuni strillano più degli altri, con grida intense e prolungate. È questo il vostro caso? Per capire se il vostro è un bebè dal pianto inconsolabile potete orientarvi alla cosiddetta regola del tre (disponibile in tedesco) elaborata dal pediatra americano Morris Wessel.

  • Il bebè piange più di tre ore al giorno 
  • Più di tre giorni alla settimana 
  • Per oltre tre settimane

Altri sintomi tipici:

  • Il bebè si lascia tranquillizzare solo per poco tempo o con grande fatica.
  • Piange spesso nel tardo pomeriggio o nella prima metà della notte.
  • Fa fatica ad addormentarsi.
  • Vuole essere tenuto in braccio.
  • Il pianto comincia di norma nella seconda settimana di vita e dura fino al terzo mese, in alcuni rari casi fino al sesto.
  • Il pianto si presenta spesso in concomitanza con l’allattamento.
Anche se un bebè strilla solo per breve tempo o non molto di frequente, per i genitori può essere esasperante. Non si tratta tanto di osservare se la regola del tre è soddisfatta, quanto piuttosto di valutare in che misura la situazione è logorante per mamma e papà.

Perché neonate e neonati piangono?

Pianto inconsolabile: un padre tiene in braccio il bebè e cerca di calmarlo

Nonostante numerosi studi, le cause precise di questo fenomeno non state completamente chiarite. In questo contesto, in ambito scientifico si parla di «disturbo di regolazione» o di «high need baby», anche se in realtà non si tratta di un disturbo o di una malattia, come il nome tenderebbe a suggerire, bensì di una fase evolutiva passeggera. La ricerca ritiene che i bebè soggetti al disturbo di regolazione siano particolarmente sensibili agli stimoli esterni e facciano fatica a tranquillizzarsi. Non bisogna dimenticare che nel periodo neonatale, piangere o strillare è l’unica modalità disponibile per comunicare.

Se proviamo a immaginare la quantità di nuove impressioni a cui ogni giorno una neonata o un neonato è esposto, possiamo comprendere meglio le cause di questa reazione. Tutto, letteralmente tutto, è una novità! Ma alcuni bebè fanno più fatica di altri a relazionarsi con il contesto esterno.

Molti genitori temono di aver fatto qualcosa di sbagliato e di essere loro la causa del pianto. Ma è importante sapere, che non è colpa vostra!

Se avete delle incertezze, per assicurarvi che vostra figlia o figlio sia in salute chiedete consiglio alla o al pediatra.


Come tranquillizzare un bebè 

In una fase di pianto persistente, dovete dar prova di pazienza. Purtroppo, non esistono rimedi universalmente validi. Provate i diversi metodi, lasciate alla vostra creatura il tempo necessario per reagire e prendetevi voi il tempo di sperimentare quali tecniche funzionano.

 Attenzione: non scuotere mai un bebè!

È comprensibile che un pianto persistente porti i genitori sull’orlo dell’esasperazione, ma per quanto la situazione possa essere sfiancante, non scuotete mai un bebè, una bimba o un bimbo piccoli! Ciò potrebbe avere gravi conseguenze sulla loro salute e provocare danni permanenti.  
Consigli per calmare un bebè che piange
  • Create delle routine giornaliere fisse (ad es. passeggiata serale, ritmo veglia-sonno regolare).

  • Minimizzate gli stimoli esterni (ad es. luce, rumore, odori, presenza di persone estranee).

  • Intensificate il contatto corporeo anche quando non si lamenta (ad es. tenendolo con l’addome sull’avambraccio o trasportandolo in una fascia porta bebè). 

  • Cantate una canzoncina o fategli ascoltare della musica rilassante (ad es. musica classica).

  • Provate a fargli un bagnetto o un pediluvio tiepido prima della nanna.

  • Massaggiategli dolcemente la pancia.

  • Fategli ascoltare rumori monotoni (ad es. cappa aspirante, aspirapolvere o il rumore del motore quando siete in automobile).

  • Portatelo a fare una passeggiata all’aria aperta.

  • Evitate strategie troppo attive. Limitatevi a tenerlo serenamente in braccio o adagiatelo con dolcezza sul letto, appoggiando una mano sul suo pancino e l’altra sulla testa, per trasmettergli una sensazione di sicurezza.  


Per i genitori:
prendetevi cura di voi
  • Cercate di mantenere il controllo. Vostra figlia o figlio si accorge se siete agitati.

  • Ritagliatevi nella vostra giornata uno spazio per degli esercizi di rilassamento (ad es. prima di coricarvi).

  • Per mantenere i nervi saldi durante un attacco di pianto inconsolabile, provate la tecnica dell’espirazione prolungata: inspirate per tre secondi ed espirate per sei. Ripetete la sequenza da 10 a 12 volte.

  • Se necessario, durante una crisi di pianto, utilizzate una protezione per l’udito.

Cosa fare in caso di emergenza? 

Non sapete più che cosa fare? O sentite addirittura l’impulso di scuotere il bebè perché proprio non si lascia tranquillizzare? Agite subito:

  1. Lasciate vostra figlia o figlio in un posto sicuro (ad es. nella culla).
  2. Uscite dalla stanza e prendete le distanze dalla situazione.
  3. Cercate di calmarvi. Se non riuscite a riprendere il controllo, cercate immediatamente aiuto (ad es. contattate il servizio di emergenza per genitori Elternnotruf, che offre consulenze anche in italiano).
  4. Tornate da vostra figlia o figlio solo quando vi sentite in grado di affrontare serenamente la situazione.
Pianto inconsolabile: un uomo è sdraiato sul divano con una tazza di tè in mano

  Mental health check della CONCORDIA: un primo orientamento quando la pressione psicologica è troppa

Vi trovate in uno stato di forte stress psichico da oltre due settimane? Vi state domandando se vi occorre un sostegno psicologico? Le assicurate e gli assicurati della CONCORDIA possono sottoporsi online a un mental health check e accedere velocemente a una prima valutazione del loro stato di salute mentale da parte di una o uno psicologo nonché ottenere dei consigli concreti in merito a eventuali terapie.

Cercate attivamente aiuto

Le urla persistenti di una neonata o neonato mettono a dura prova i nervi di qualsiasi genitore. Se non riuscite a gestire la situazione, è facile provare un senso di impotenza e di inadeguatezza. Così però rischiate di perdere la serenità di cui il bebè ha bisogno per tranquillizzarsi. Createvi quindi degli spazi in cui riposarvi e fatevi aiutare dalle persone che vi sono vicine. Contattate la o il pediatra o rivolgetevi ai centri di consulenza. E ricordatevi che si tratta di un problema diffuso: siete in buona compagnia!

Sul sito Verein Schreibabyhilfe (disponibile in tedesco) potete trovare informazioni sulle terapie utili e altri consigli per genitori e familiari. Anche entrare in contatto con altri genitori con lo stesso problema, ad esempio tramite la chat WhatsApp Schreibaby, può essere di aiuto: scambiare le proprie esperienze può riaccendere la speranza.

Centri di consulenza e offerte di supporto:

Pianto inconsolabile: una donna incinta è seduta sul divano con il laptop, circondata da scartoffie

 Quali prestazioni per la maternità sono coperte dall’assicurazione malattie?

Consultate la panoramica delle prestazioni per maternità, parto e puerperio, in cui sono specificati i costi rimborsati dall’assicurazione di base e le prestazioni aggiuntive coperte dalle assicurazioni complementari della CONCORDIA. Inoltre, potete informarvi sulla vostra partecipazione ai costi.

Pianto inconsolabile: due cerchi gialli. Uno contiene un cuore bianco, l’altro la scritta Pro Juventute

Verificato da Pro Juventute

Il contenuto del presente articolo è stato verificato dalle esperte ed esperti del nostro partner Pro Juventute.