Baby blues: la gioia lascia spazio alle lacrime
Finalmente stringete la vostra creatura tra le braccia, eppure la felicità tarda ad arrivare. Molte neomamme, subito dopo il parto, vivono un vero e proprio vortice emotivo. Se anche voi vi sentite in balia dei vostri sentimenti, qui trovate spiegazioni e consigli utili.
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Breve e facile
Molte donne dopo il parto sono tristi.
Questa tristezza di chiama baby blues.
Di solito dura pochi giorni.
Il corpo ha bisogno di tempo per adattarsi.
Riposatevi e fatevi aiutare!
Sintomi più comuni del baby blues e durata
Il baby blues è spesso accompagnato dai seguenti sintomi:
- stanchezza estrema
- tristezza improvvisa e pianto senza motivo
- sconforto e abbattimento
- sbalzi d’umore e irritabilità
- paure e preoccupazioni
- agitazione interiore
Di solito i segnali di malessere si manifestano due-tre giorni dopo il parto e si risolvono spontaneamente in poche ore o al massimo in qualche giorno, senza bisogno di cure mediche.
Le cause del baby blues
Il baby blues è uno stato depressivo di breve durata, legato soprattutto ai profondi cambiamenti ormonali dopo il parto: i livelli di progesterone ed estrogeni calano bruscamente mentre il corpo della neomamma si prepara all’allattamento. In pochissimo tempo l’organismo femminile e gli ormoni devono adattarsi a una situazione inedita.
Oltre a questo, entrambi i genitori si trovano a gestire una nuova quotidianità. All'improvviso c'è una creatura indifesa che richiede molta attenzione e cure. Se poi si aggiungono notti interrotte, poppate, possibili difficoltà con l’allattamento, dolori fisici e aspettative spesso poco realistiche, non sorprende che si sentano psicologicamente stressati, in preda a emozioni che sembrano andare fuori controllo, a maggior ragione se manca un supporto adeguato.
Vortice di emozioni: sei consigli per affrontarlo
Il baby blues non è una malattia e non deve spaventare. Ecco alcune strategie che possono aiutare a vivere meglio questo periodo intenso.
- Concedetevi riposo e tranquillità: il parto implica un grande sforzo fisico, quindi nei giorni successivi concedetevi tanto sonno e pause.
- Sperimentate il contatto fisico: tenete vostra figlia o figlio vicino a voi. Il contatto pelle a pelle rafforza il legame e fa bene all’equilibrio emotivo di entrambi.
- Cercate un sostegno sociale: condividete emozioni e preoccupazioni con la o il partner, la famiglia o le amicizie più strette.
- Accettate i vostri sentimenti: non sentitevi in colpa se la gioia è accompagnata da stanchezza o tristezza. È normale e capita a moltissime mamme. Quindi non trattenete le lacrime: date libero sfogo al pianto se vi sentite giù di morale. Prendetevi tutto il tempo che vi occorre per abituarvi alla vostra nuova situazione.
- Ritagliatevi degli spazi individuali: concedetevi regolarmente dei momenti di respiro, ad esempio una breve passeggiata all’aria aperta.
- Accettate l’aiuto: in questo momento la priorità siete voi e la vostra creatura. Lasciate che una vicina vi dia una mano con la spesa o che un amico cucini per voi.
Rivolgetevi anche alla vostra levatrice o ai centri di consulenza per genitori per ulteriori consigli oppure leggete l’articolo Puerperio: il delicato periodo dopo il parto per altre informazioni.
Se il baby blues non passa
Verificato da Pro Juventute
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