Un’amicizia sincera nata in ufficio, complice l’ambiente di lavoro familiare
Un posto di lavoro non è solo il luogo in cui si lavora: con le nostre colleghe e colleghi condividiamo gran parte della giornata. Va da sé che l’ambiente professionale è molto importante. Se regna un buon clima, tra le scrivanie possono nascere autentiche amicizie, che proseguono anche fuori dalle pareti dell’ufficio. Come è successo a Kathrin e Sara.
A volte la vita unisce i destini di persone che a prima vista non sembrano avere molto in comune. Kathrin Etterlin e Sara Sigrist, incontratesi per una fortunata coincidenza professionale, ci raccontano la loro storia. Per prima prende la parola Sara: «Siamo due caratteri complementari, questo è il bello della nostra amicizia», seguita a ruota da Kathrin: «Ho sempre mille idee per la testa e sono impaziente di cominciare. Avere Sara al mio fianco, che pondera le mie proposte, è il contrappeso ideale. Mi riporta con i piedi per terra!». Al che Sara ribatte: «Kathrin però è un pozzo di energia. Ha uno slancio e una forza propositiva assolutamente contagiosi».
Due personalità diverse, ma tanti punti in comune: gli stessi gusti gastronomici, la passione per i viaggi e convinzioni simili. E poi lavorano entrambe nel Servizio del personale della CONCORDIA: Kathrin si occupa di active sourcing ed employer branding, mentre Sara è responsabile insieme al suo team dell’amministrazione del personale e cura la selezione di tirocinanti e praticanti.
Colleghe per caso
Dall’inserimento professionale alla barca a vela
Kathrin ha affiancato Sara fin dal primo giorno, seguendone l’inserimento: «All’inizio era una collega piuttosto riservata, ma col passare del tempo ci siamo conosciute meglio e abbiamo scoperto di avere molti interessi in comune». In che modo una relazione professionale si è trasformata in un’amicizia? «I rapporti nel nostro team sono collegiali. Ci capita regolarmente di bere un caffè insieme, oppure ci incontriamo per pranzo e alle volte ci scappa anche un aperitivo. La nostra amicizia si è però consolidata durante le nostre passeggiate a due in pausa pranzo, in cui abbiamo cominciato a parlare di tutto e di più», ricorda Sara.
Poi hanno cominciato a frequentarsi anche fuori dall’ufficio, ad esempio per una cena a base di sushi, che entrambe adorano, sia al ristorante sia preparato a casa. L’esperienza condivisa che ricordano con più piacere? Una gita sul Lago dei Quattro Cantoni a bordo della barca a vela di Sara.
Darsi del tu, un punto a favore
Il prossimo capitolo? Insieme anche sui banchi di scuola
Kathrin e Sara condividono anche i valori di fondo dell’amicizia: darsi reciprocamente fiducia, aiutarsi nei momenti difficili e parlarsi con franchezza. Non sorprende allora che abbiano discusso anche dei loro progetti professionali futuri. «Tutte e due accarezzavamo da tempo l’idea di diventare specialiste in risorse umane, ma io sapevo che da sola la mia motivazione avrebbe molto probabilmente vacillato», ammette Kathrin. Quando Sara, a distanza di quasi un anno, riaffronta la questione e propone di iscriversi insieme, è presto fatto. Le due colleghe cercano subito l’istituto adatto e da questo autunno stanno frequentando la stessa specializzazione.
«Abbiamo lezione lunedì e mercoledì sera. Così usciamo dall’ufficio alla stessa ora, mangiamo qualcosa e poi passiamo in rassegna la giornata», spiega Kathrin, aggiungendo poi all’unisono con Sara: «È così bello aver qualcuno che segue il filo dei tuoi pensieri e che ti sostiene!». L’esame per ottenere l’attestato di specialista in risorse umane si avvicina, ma nel frattempo le due amiche sono felici di trascorrere tanto tempo in compagnia: in ufficio, mangiando sushi e sui banchi di scuola!