
Occhio allo zucchero!
40 zollette, ossia 150 grammi: è questa la quantità giornaliera di zucchero che ognuno di noi consuma mediamente in Svizzera.
Alternative che non lasciano l’amaro in bocca?
Marlène Gautschi, dietista diplomata e consulente della CONCORDIA, ha valutato per noi i succedanei dello zucchero.
- I dolcificanti non costituiscono un’opzione: sono fino a mille volte più dolci dello zucchero cristallino e stimolano gli attacchi di fame.
- Il fruttosio viene generalmente associato alla frutta e considerato pertanto sano e naturale, ma la realtà è alquanto diversa. Il prodotto industriale non è ricavato dalla frutta bensì dal mais e provoca aumento di peso.
- Lo zucchero di canna integrale e greggio non presentano alcun vantaggio rispetto allo zucchero bianco. Entrambi hanno il medesimo apporto calorico e possono causare la carie. Il quantitativo di vitamine e minerali in essi contenuto è così esiguo da essere praticamente trascurabile.
- Il succo di pera concentrato, il miele, il nettare d’agave, l’estratto dei fiori della palma da cocco e la stevia sono indicati per addolcire bevande e müsli, meno adatti invece per la preparazione di torte e biscotti.
Lo zucchero, un ingrediente dai 1’000 nomi
Lo zucchero non è sempre indicato come tale nella composizione degli alimenti. Spesso i produttori utilizzano altri tipi di zucchero o ingredienti edulcoranti. Ma il loro nome chimico (saccarosio, destrosio, glucosio, maltosio, maltodestrina, sciroppo di glucosio) non consente ai consumatori di riconoscere la presenza di zucchero.
Consigli pratici
- Uno zucchero sano non esiste. Riducete leggermente le dosi di zucchero delle ricette (fino al 20 %).
- Gustate consapevolmente gli alimenti dolci e in piccole quantità. Tenete presente che è controproducente imporre dei divieti generali.
- Abituate gradualmente il vostro palato a sapori meno dolci.
- Bevete succhi di frutta allungati, acqua e tè senza zucchero anziché succhi di frutta e altre bevande zuccherate.
- Preparatevi uno spuntino mescolando dello yogurt naturale e della frutta fresca.